La classe 2^A incontra l’autrice Vichi De Marchi - Falconetto
Quest’anno la 2A ha onorato la festa della donna con un’attività diversa dal solito grazie alla collaborazione con il progetto di Istituto Biblioteca Viva.
Tutto è iniziato con la lettura estiva “Ragazze per l’ambiente”, un libro che raccoglie le biografie di dieci donne scienziate scritto a due mani da Vichi de Marchi e Roberta Fulci e illustrato da Giulia Sagramola. “Dopo il libro Ragazze con i numeri, desideravamo restringere il campo e concentrarci su donne che si fossero distinte nell’ambito scientifico ed ecologico” ha raccontato Vichi ai ragazzi durante l’incontro in biblioteca.
A partire dalla riflessione su questo libro, nel corso dei venerdì di febbraio durante le ore di italiano e matematica i ragazzi e le ragazze sono stati invitati a svolgere in gruppo un lavoro di approfondimento su una donna a scelta che dimostrasse che le Pari opportunità non sono solo parole all’interno di una legge, ma sono e devono essere fatti che possiamo osservare ogni giorno e che le generazioni future devono impegnarsi a mantenere e incentivare. L’obiettivo era realizzare delle rappresentazioni originali.
Il frutto di questo lavoro è costituito dall’aereo di Amelia Earhart, dal manoscritto di Helen Keller, dallo scudo-lapbook di Giovanna d’Arco, dall’infobox su Marie Curie e le donne che hanno vinto il premio Nobel in ambito scientifico, dal computer di Ada Lovelace.
A coronamento di questa attività, l’intervento dell’autrice Vichi De Marchi in biblioteca il 09/03: disponibile e carismatica, attraverso dei giochi ha regalato ai ragazzi alcune “pillole” su come si scrive una biografia e degli aneddoti, non senza rispondere ad ogni curiosità emersa dai ragazzi. E con molto interesse ha ascoltato le esposizioni delle ricerche di ogni gruppo: una grande soddisfazione per la classe.
Qualche domanda prima della fine dell’incontro:
Con quale criterio avete scelto le donne di cui avete trattato? È stato difficile scegliere?
- Dopo il libro “Ragazze con i numeri”, desideravamo restringere il campo e concentrarci su donne che si fossero distinte nell’ambito scientifico ed ecologico. Inoltre volevamo che la proposta fosse mondiale e non troppo centrata su America e Inghilterra: nel libro abbiamo dimostrato che esistono valide scienziate anche negli altri continenti.
Una tecnica narrativa che avete usato è rimandare ad altre donne del libro non nell’ordine in cui vengono presentate. Come mai?
- Volevamo che il libro fosse manipolabile liberamente come un giocattolo sensoriale, che esaudisse le curiosità senza essere vincolati all’ordine cronologico. Questo non vuol dire che non va letto tutto, ma che può essere utilizzato come si preferisce.
Anche se è un libro illustrato, i colori prevalenti sono verde e arancione. C’è un motivo particolare?
- Bella domanda! La scelta dei colori in sé non ha un motivo particolare, normalmente è una scelta editoriale, è frutto dell’estetica del libro. Un motivo c’è invece se ci sono due colori… Abbiamo voluto rappresentare in questo modo la doppia autorialità: io ho scritto le storie in verde, quelle in arancione sono state scritte da Roberta.
Quali sono state le ricerche più difficili da condurre?
- Direi Maria Klenova, perché la documentazione su di lei era in russo, ed è stato difficile trovare materiale in inglese…